Sergio Castellitto da attore a regista. Un riassunto del meglio del cinema italiano.

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Sergio Castellito è massima espressione delle grandi capacità del nostro cinema. Sia come attore che come regista, la sua vita è stata segnata da molteplici premi e riconoscimenti alla carriera. Uomo di poche parole, ha trovato posto anche nelle maggiori rappresentazioni internazionali. E chi dice che il buon cinema italiano è finito?

Romano di nascita, Sergio Castellitto ha intrapreso la strada della recitazione sin da giovanissimo passando per il teatro, dove conobbe la moglie Mazzantini, fino al cinema come sceneggiatore e regista.

Amante dei ruoli drammatici e della commedia grottesca, è stato in grado di produrre dei veri e propri capolavori della cinematografia italiana che gli hanno valso il premio come “miglior film, regista,sceneggiatura” e attore.

Sergio Castellitto amante e marito.

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Pochi parlano della moglie in termini di ispirazione. Uno di questi pochi, è proprio l’attore romano. Conosciuta a teatro nel 1987 e scrittrice di indubbio successo, la Mazzantini ha permesso all’interprete di sperimentarsi come regista in rappresentazioni di grande difficoltà dal punto di vista emozionale e umano. Dal loro rapporto, non solo d’amore ma anche di stima e riconoscimento per il lavoro svolto, sono nate opere di grande interesse come: “non ti muovere” del 2004 fino a “nessuno si salva da solo” del marzo 2015.

L’ultimo lavoro citato non è stato facile per il regista. Approfondire i rapporti e le intimità di coppia, rendendole papabili sul grande schermo è una sfida che pochi riescono a vincere.

È un tema difficilissimo da rappresentare, perché ogni volta il rischio dello stereotipo è sempre dietro l’angolo, però anche io sono molto fiero di come sono riuscito a tradurre questa storia. La sfida era trovare l’equilibrio giusto per poterlo fare, la pietas se vuoi

Da attore a regista poco cambia.

Due ruoli diversi e spesso anche in contrasto fra loro eppure, quello che Castellitto è come attore, rimane anche da regista. Come spiega in una serie di interviste, l’interprete è particolarmente esigente e severo con gli altri e sopratutto con se stesso. Esigenza che spesso può arrivare anche a limiti di sopportazione molto bassi e  che non diminuisce neanche dietro la macchina da presa.

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La rappresentazione dell’intimità come sfida contemporanea è il lavoro che gli ha richiesto maggiore durezza nella direzione degli attori ma allo stesso tempo anche tolleranza; una certa visione di compassione per i propri collaboratori purché ovviamente, non manchi mai il talento.

Nell’intimità dell’attore. La necessità di “farsi vedere”.

Tutto è partito da una “nevrosi”, dichiara Sergio Castellitto.

Hai bisogno che qualcuno ti ascolti e ti guardi, inizia da una mancanza che hai dentro, perché l’attore a differenza di altri mestieri ha il desiderio insito di apparire e farsi vedere. La passione e la cultura le scopri mentre lo fai questo mestiere. “Attore” è un modo per dire la propria opinione perché sposa un progetto piuttosto che un altro. Poi il panico ti tiene in piedi e a un certo punto ho cominciato a fare il regista, ma non c’era differenza con l’interpretazione, mi sono accorto che l’attore l’ho sempre fatto, conservando sempre una grande indipendenza.

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La paura di non essere chiamato a recitare dopo la sua decisione di mettersi alle spalle della macchina da presa, non è mai mancata. Eppure, le grandi capacità di Sergio Castellitto hanno sempre attirato i nomi più illustri del cinema fino anche a diverse rappresentazioni internazionali come “Narnia”.

Il romano utilizza metodi poco elastici nei confronti dei propri attori ma richiede una certa liberà di espressione dai registi che lo assumono come interprete. Carattere non semplice dunque, anche se del resto i lavori più grandi sono proprio frutto di coloro che risultano poco leggibili al primo sguardo.

Attore versatile, lo vediamo anche nella serie televisiva “In Treatment”,  si conosce poco della sua vita privata. Anche se ha cercato in tutti i modi di rendere rappresentabile il senso intimistico di coppia sul grande schermo con “non ti muovere”, il proprio lo tiene bene nascosto.

Personaggio poco chiaro ma uomo alquanto semplice e definibile. Questo è quello che si può dedurre dalle varie dichiarazioni fatte.

Se il cinema italiano conosce momenti di grande intensità e capacità, molto lo si deve proprio a Sergio Castellitto, che parla di uno dei suoi più grandi amori:

Il futuro del cinema sta non solo nell’accettare la sua dimensione archeologica e popolare, ma anche a guardare in nuovi direzioni e tecnologie. Quello che cambia ogni giorno è lo sguardo.

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