Protagonista nel film “The Walk 3D”, che ha entusiasmato ed emozionato il pubblico al Festival del cinema a Roma, vestendo i panni del funambolo Philippe Petit, Joseph Gordon-Levitt si è trovato ancora una volta ad interpretare un ruolo tanto difficile quanto intelligente.
Joseph Gordon-Levitt è diventato famoso grazie alla serie “Una famiglia del terzo tipo”, recitando poi in film indipendenti, ricevendo numerose critiche positive sulle sue interpretazioni. Ha recitato poi in film più impegnativi che gli hanno conferito una maggiore fama. Oltre ad ever recitato in “Batman- Il Cavaliere oscuro- Il ritorno”, regia di Christopher Nolan, ha preso parte alla realizzazione di due film dalla trama ai confini della realtà: “Looper”, regia di Rian Johnson, nel quale è protagonista al fianco di Bruce Willis, e “Inception”, diretto sempre da Christopher Nolan.
Joseph Gordon-Levitt e Christopher Nolan
La sua esperienza con Christopher Nolan è iniziata quando il regista ha deciso che, per il ruolo di Arthur, punta di diamante del gruppo capeggiato da Leonardo di Caprio, doveva essere interpretato da Gordon-Levitt. Il film tratta di un gruppo di ladri professionisti che compiono rapine estrapolando informazioni dai sogni delle persone. Un film di fantascienza ambizioso per il quale Nolan aveva pensato a Joseph Gordon-Levitt per la scena priva di gravità, nella quale si ritrova a combattere contro la banda nemica, spostandosi da una parete all’altra, mentre tutto gira, come se stesse ballando; scena che è diventata il simbolo del film in assoluto. Passarono solo due anni quando Nolan aveva deciso di chiamare Gordon-Levitt per un altro film, Batman, stavolta per interpretare lo storico aiutante dell’eroe, Robin.
Joseph Gordon-Levitt. “Missione e Respiro”
“Camminare nell’aria è la metafora dell’alzarsi la mattina e sentirsi vivi, che a volte sembra impossibile”.
Joseph ha sempre espresso il suo forte legame con il fratello Daniel Levitt, morto nel 2010. Più grande di lui di sette anni, Dan è sempre stato un esempio per Joseph, che lui ha sempre definito profondo e allo stesso tempo spontaneo, come quando utilizzava una delle sue parole preferite, ” Missione”, talvolta detta con estrema serietà, talvolta con infinita pacatezza, come se fosse solo per ottenere un succo d’arancia. I giornalisti che, per tanto tempo, hanno assalito Joseph per parlare della morte di Dan, hanno sempre fatto pressione sull’overdose, tematica di cui Joseph ha sempre evitato di parlare.
E’ proprio durante le riprese del film “The Walk 3D” che Joseph ha sentito ancor di più la presenza del fratello. Lui stesso ha affermato che durante le prove con lo stesso Philippe Petit, mentre provavano la camminata sul filo teso a sei metri. Petit si accorse della paura che aveva Joseph in quel momento. Gli si avvicinò e disse solo “Respiro”, fu allora che Joseph sentì nuovamente il contatto con il fratello. Era un’altra delle parole che Dan usava.
“Dan la diceva tutto il tempo. Nient’altro che quella parola. E’ stato il momento più potente, essere lassù sul filo e sentirlo”.
Joseph Gordon-Levitt ha girato “Snowden”, in uscita nelle sale dal 25 Dicembre 2015, in cui interpreta la parte del tecnico informatico Edward Snowden, che rivelò informazioni segrete dell’Intelligence, riferite anche alle intercettazioni telefoniche. Joseph sente Snowden molto vicino a Petit, cosi come Petit gli ricorda il fratello Dan. Gordon-Levitt spiega che non avrebbe mai camminato tra le due torri del World Trade Center, ma, che sia un succo d’arancia o una passeggiata su un filo, è pur sempre una missione. Perché passeggiare se si può avere la visione di camminare su un filo tra due torri! Ma questo non lo farebbe mai.
“Questo è il percorso di minor resistenza. Lo faccio tutto il tempo, ogni giorno, tutti noi lo facciamo. A volte scegliamo il percorso di minor resistenza. Ma non è la vita una sorta di quei momenti in cui si effettua una decisione, anziché andare in “missione”?”